I cinque performers che uniscono doti di cantanti, attori, musicisti, mimi, cabarettisti, si accostano ora al Libro dei libri con una trovata: Johannes Gutenberg, inventore della stampa a caratteri mobili, sta scegliendo quale libro pubblicare quando incontra Dio che, con i capelli rasta, propone il suo testo inciso su pietra. Secondo le regole dell’editoria, si valuta se il libro è abbastanza accattivante, avvalendosi della preziosa segretaria Frau Schóffer, che incentiva a tagliare, evidenziare parti, riscriverne altre, e di Frau Fust, moderna impren ditrice.
Pertanto Dio, in attesa dell’imprimatur, illustra alcuni episodi con riferimenti alla vita e alla situazione contemporanea: nel primo atto, dedicato all’Antico Testamento, tramite canzoni e divertenti sketch si assiste alla Creazione. Poi Noè costruisce la sua arca seguendo le istruzioni della nota azienda di mobili da assemblare, che diventa Archen; segue una carrellata di personaggi (Caino, Abele, Mose e Sansone). Quando entra in scena Gesù, presentato come un figlio ribelle che parla al ritmo della trap, si passa al Nuovo Testamento. Avvalendosi di un testo ben strutturato e incalzante e della bravura degli attori, lo spettacolo risulta diver tente, anche se a volte dissacrante, come nell’innamoramento tra Dio e la segretaria, con al cune parolacce, ma utilizza citazioni precise dalla Bibbia, volendo divulgare il messaggio dell’importanza di leggerla come un romanzo, anche adeguandone alcuni precetti alla vita contemporanea.
Albarosa Camaldo (Famiglia Cristiana)
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